Questa è stata la nostra prima escursione extra-giornaliera. Nessuna guida turistica, ma un percorso studiato sulla carta attraverso le mille "sottovalli" del versante romagnolo del Parco delle Foreste Casentinesi.
SECONDO GIORNO
Castello (Diga di Ridracoli) - Rif. Ballatoio
Anche oggi il percorso sarà lungo e duro, scegliamo quindi di partire presto e sfruttare al meglio l'aria fresca del mattino. Dopo una breve discesa fino alla biglietteria della diga (438 mt), attraversiamo il ponte sul fosso del Bidente di Ridracoli e la succesiva sbarra sulla strada che sale alla diga.

Proseguendo lungo la ripida salita abbiamo evitato in realtà circa 1,3 km del sentiero 233 che parte dal paesino di Ridracoli, ma su cui noi entriamo dopo soli 500 m; non ci si può sbagliare perchè il sentiero prosegue dritto entrando nel fitto bosco mentre la strada gira secca a sinistra.

La pendenza non cambia ancora per qualche decina di metri, per poi addolcirsi un po' sulla mezza costa boscosa fin quando incontriamo il primo di tre o quattro affioramenti rocciosi, che aumentando la pendenza, ci aiutano ad avere qualche suggestiva panoramica sulla valle del Rio Bacine. Percorriamo altri 3 km in un alternarsi di bosco e affioramenti, prendendo fiato ad ogni scorcio di panorama, per giungere infine sulla strada che costeggia i prati dello splendido alpeggio di San Paolo in Alpe (1000 mt), ormai ridotto a pochi ruderi circondati da verdi pascoli recintati ancora in uso.
Dobbiamo attraversarli al di là della strada da dove siamo arrivati, percorrendo il segnavia 255 verso una piccola oasi boschiva un paio di centinaia di metri più avanti di fronte a noi.
Qui ci fermiamo a mangiare all'ombra di pochi alberi che circondano l'antica chiesetta, non lontano da cui scorgiamo una staccionata.

Questa ci protegge e sostiene lungo la ripida discesa fatta di gradoni composti dai massi franati dalla costa che stiamo tagliando. La discesa è lunga circa 150 m e mette a dura prova le ginocchia, ricordiamo che abbiamo lo zaino carico per 3gg. Giunti in fondo alla discesa, subito dopo una curva a destra, arriviamo ai prati verdi di Campodonato (904 mt).

Continuiamo a scendere dolcemente per poche decine di metri per arrivare alla ripida discesa che in circa 20 minuti ci porta a fondovalle ad incrociare con la pista forestale, coincidente con il nostro nuovo segnavia 249, sulla sponda destra del Bidente di Campigna. Giriamo a sinistra e camminiamo sulla strada pianeggiante che in 2 km ci accompagna a Casa Fiume (685 mt), superando la chiesetta e la fonte di S.Agostino.

Da qui, cominciano altri 2.5 km di salita immersi nelle splendide foreste sottostanti Campigna, e raggiungiamo il rifugio custodito di Villaneta (893 mt) concesso in affitto solo a gruppi. Incrociamo adesso il sentiero 243 che a destra, in poco più di 1 km di leggera salita, porta a Campigna; noi però lo prendiamo a sinistra attraversando circa 400 mt di dislivello tra i ripidi saliscendi di 2 fossi che alimentano il Bidente. Abbiamo percorso circa 2.5 km dall'incrocio di Villaneta e finalmente, dopo una decina di ripidi scalini creati sul pendio, scorgiamo il tetto della nostra meta di oggi...il Rifugio Ballatoio (1071 mt).
Anche oggi abbiamo percorso circa 16 km.
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