Da Nocicchio a Campigna 3gg - ca.37 km - GIORNO 1 - EE

Questa è stata la nostra prima escursione extra-giornaliera. Nessuna guida turistica, ma un percorso studiato sulla carta attraverso le mille "sottovalli" del versante romagnolo del Parco delle Foreste Casentinesi.


PRIMO GIORNO
Nocicchio - Castello (Diga di Ridracoli)

Alle prime luci dell'alba ci siamo fatti portare in auto fino a Nocicchio (998 mt), sulla strada del Passo dei Mandrioli, e da qui siamo partiti zaini in spalla carichi di attrezzatura e di emozioni. Dopo poche centinaia di metri attraverso il bosco giungiamo a Il Poggiaccio (1027 mt) sul sentiero 201, e qui è subito chiara la difficoltà del percorso scelto; sulla sinistra possiamo vedere quasi tutte le creste che dovremo attraversare ed allungando ancora più lo sguardo, anche la nostra meta finale.
Dopo poco più di 1 km di leggera discesa ecco la nostra prima deviazione sul segnavia 209, in coincidenza della pista forestale che seguiremo per circa 800 mt fino a staccarci, poco dopo una fonte (asciutta, come quasi tutte quelle che troveremo), giù per la rocciosa cresta che in 40 minuti ci porta a Pietrapazza (613 mt).
Dopo una breve sosta, superata la chiesetta imbocchiamo l'antica mulattiera con segnavia 221 che in 2 km di salita a tratti anche impegnativa, in un susseguirsi di tratti boschivi e di mezzacosta assolata e panoramica, ci porta a quota 980 mt di Siepe dell'Orso. Lungo questo tratto è ancora ben visibile l'opera dell'uomo, con muri di sostegno alla strada e resti di muretti di protezione, ruderi e croci di pietra.
Possiamo finalmente prendere fiato, la salita è finita, e dopo 100 mt entriamo nella coincidente strada sterrata che da Ridracoli sale fino ad entrare sulla strada per la Lama. Dopo quasi 3 km di strada pianeggiante raggiungiamo il piccolo "abitato" di Casanova dell'Alpe, costituito da 3 o 4 case private utilizzate solo d'estate, una chiesetta, ed una fonte dove finalmente possiamo riempire le borracce e prendere l'acqua per preparare il pranzo. Subito dopo mangiato siamo colti da un temporale, ma un gentilissimo signore ci ha offerto un riparo in casa sua, permettendoci di evitare il grosso della tempesta.


Passato il peggio, dopo un'ora di violenti scrosci, copriamo gli zaini e ripartiamo accompagnati da una pioggerella fine che ora (eravamo in pieno agosto) è anche piacevole e rinfrescante. Dopo 2 km di discesa sul 231 per Ridracoli, troviamo l'annunciata Spiaggetta, una piccola oasi di sabbia marina residuo di milioni di anni fa quando qui c'era il mare. 

Un'altra ora di cammino ed arriviamo a Le Caselle (580 mt),il primo dei due piccoli borghi recentemente ristrutturati e concessi in affitto, costituito da due edifici uniti tra di loro solo da una passerella esterna, completamente immersi nel verde. Il secondo è Castello (497) e ce lo troviamo di fronte poco più sotto, uscendo dal bosco; vediamo un primo grande edificio ed appena più in là altre due strutture arroccate su di una ripida collinetta sopra la biglietteria della diga, raggiungibili da una strada lastricata, anch'essa risistemata.
Questo è anche il nostro primo posto tappa ed abbiamo già percorso circa 15 km.




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